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Mostra Simbolismo Milano Mostra Il Simbolismo. Arte in Europa dalla Belle Époque alla Grande Guerra - Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12 - Milano



Mostra in corso dal 3 febbraio al 5 giugno 2016


"La Natura è un tempio dove pilastri vivi mormorano a tratti indistinte parole; l'uomo passa, tra foreste di simboli che l'osservano con sguardi familiari."

- Charles Baudelaire da «Corrispondenze», Les Fleurs du Mal

Notizie

8 febbraio: pochi giorni dopo l'apertura è già un successo in rete per la mostra sul Simbolismo a Milano: ogni giorno è visitata da più di 1.000 persone.

La mostra Il Simbolismo a Milano

Una grande mostra porta al piano nobile di Palazzo Reale di Milano i grandi esponenti del Simbolismo, movimento artistico nato in letteratura e trasferitosi ben presto alla musica e alla pittura nelle ultime due decadi dell'Ottocento, in Francia.

Saranno circa un centinaio le opere presenti in 24 sale a Milano, suddivise in 21 sezioni tematiche dove si esporranno per la prima volta nel nostro Paese tele capolavoro del Simbolismo europeo come Caresse di Fernand Khnopff (1896), in arrivo sal Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, o Il silenzio della foresta di Arnold Böcklin, dalla Galleria Nazionale di Poznan.

"Non credo alla realtà né di quello che vedo né di quello che tocco, ma unicamente a quella del mio sentire interiore."

- Gustave Moreau

La mostra sul Simbolismo di Palazzo Reale sarà anche il luogo del confronto tra l'esperienza europea e francese del movimento e la sua ripercussione sull'arte italiana: il pittore Giulio Aristide Sartorio è rappresentato con l'imponente ciclo pittorico Il poema della vita umana, realizzato per la Biennale del 1907,

Il percorso del visitatore sarà inoltre arricchito dalla presenza dei testi del poeta francese Baudelaire, inventore del Simbolismo in letteratura.

Alcune delle opere esposte nella mostra Il Simbolismo a Milano

- Esiodo e la Musa, Gustave Moreau, 1891

- La sirena, Giulio Aristide Sartorio, 1893

- Vanitas, Leo Putz, 1896

- Carezze (l'arte), Fernand Khnopff, 1896

- Il sogno, Joan Brull, 1898 circa

- Il peccato, Franz von Stuck, 1908

- l'amore, Galileo Chini, 1919

- L'offerta (Il miracolo delle rose), Wilhelm List, 1900 circa

Cenni sul Simbolismo

Per Simbolismo s'intende un movimento artistico nato in letteratura ad opera del poeta greco naturalizzato francese Jean Moréas che il 18 settembre 1886 pubblicò su Le Figaro il Manifesto del movimento coniandone il nome.

Ma se Moréas fu responsabile della registrazione dell'atto di nascita ufficiale del Simbolismo tutti i caratteri del movimento erano già vivi nel 1857 con la pubblicazione de Les Fleurs du mal da parte di Charles Baudelaire; e quest'ultimo a sua volta portava in sé e nella sua arte l'influenza del poeta e scrittore Edgar Allan Poe, di cui era il traduttore ufficiale in francese.

Quindi è corretto dire che Moréas fu il coniatore del termine ma l'estetica del Simbolismo fu definita già trent'anni prima e sviluppata successivamente dagli eredi poetici di Baudelaire: Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé come reazione ai movimenti del Naturalismo e del Realismo che si prefiggevano di dipingere la realtà in sé, così come appariva e secondo i termini imposti dallo sviluppo scientifico che caratterizzò tutto il Settecento e l'Illuminismo.

Il Simbolismo contrappose a questa visione del mondo un'altra che travalicava l'esperienza sensoriale ed alla quale si approdava solo grazie ad una sregolatezza dei sensi che fosse foriera di attimi visionari; che parlasse dell'intimo inconscio dell'animo umano, dei suoi desideri e dei suoi sogni. Quindi il Simbolismo si riallacciò idealmente al Romanticismo sviluppandone maggiormente la sua parte gotica ma anche avvalorò la supremazia dell'elemento soggettivo già presente nell'Impressionismo pittorico.

In pittura però i primi rappresentanti del movimento si svincolarono dalle rappresentazioni naturalistiche dell'Impressionismo per fare spazio a immagini che rappresentassero il proprio io e le sue idee. Il passo verso i miti classici quindi fu breve e l'utilizzo di immagini classiche per esprimere idee e stati d'animo fu uno dei cardini del Simbolismo pittorico.

Proprio la rappresentazione di idee attraverso simboli imponeva al Simbolismo un uso del disegno e della linea preciso e un uso dei colori in purezza - per generare un'esperienza visiva forte e suggestiva - che contrastava grandemente con la maniera pittorica dell'Impressionismo.

Esponenti del movimento furono Gustave Moreau, Félicien Rops, Eugene Grasset, Arnold Bocklin, Henry Daras, Fernand Khnopff,Pierre Puvis de Chavannes, James Ensor, Louis Anquetin, Emile Bernard, Pierre Bonnard, Eugène Carrière, Odilon Redon, Maurice Denis, Maximilián Pirner e, in Italia, Giovanni Segantini.

Orari: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30. Giovedì e sabato apertura prolungata fino alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura).
Biglietti: € 12; ridotto € 10; ridotto gruppi € 10, scuole € 6, famiglia € 10 adulti e € 6 ragazzi (dai 6 ai 14 anni).
Sito web: Palazzo Reale

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