Nicolas Party: Triptych - Museo Poldi Pezzoli, Via Alessandro Manzoni, 12 - Milano
(Foto: Nicolas Party, Ritratto (dettaglio 2), 2022. Per gentile concessione dell’artista, del Museo Poldi Pezzoli, Milano e della Galleria kaufmann repetto, Milano / New York. Foto di Adam Reich.)
Mostra
in corso dal 16 aprile al 27 giugno 2022
Al Poldi Pezzoli apre una mostra di Nicolas Party che ha ideato un corpus di nuove opere in dialogo con i capolavori della collezione del Museo. Cinque trittici autoportanti, riccamente decorati con motivi faux marbre, sono installati su plinti nel Salone Dorato che ospita i dipinti di Andrea Mantegna, Sandro Botticelli, Piero del Pollaiolo e Piero della Francesca.
Comunicato stampa della Mostra Nicolas Party: Triptych al Museo Poldi Pezzoli
Il Museo Poldi Pezzoli, nell'ambito della sua linea espositiva volta a incoraggiare il dialogo tra antico e
contemporaneo, insieme alla Galleria kaufmann repetto, è lieto di presentare la mostra personale Nicolas
Party: Triptych, in corso dal 16 aprile al 27 giugno 2022.
Per la sua prima mostra istituzionale in Italia, Nicolas Party ha ideato un corpus di nuove opere in stretto
dialogo con i capolavori della collezione del Museo Poldi Pezzoli, aprendo molteplici prospettive che gettano
nuova luce sugli antichi capolavori così come sulla sua pratica artistica.
Come filo conduttore per il suo progetto, l'artista svizzero ha scelto il trittico, ispirato dall'omonima opera di
Mariotto Albertinelli conservata nella collezione del Museo. Attratto dalla qualità teatrale dei pannelli che
compongono l'opera, i cui sportelli -se aperti o chiusi -svelano o nascondono le immagini dipinte nei pannelli
interni, l'artista crea un accostamento inaspettato paragonando il diffuso formato classico dei pezzi d'altare
medievali e del Rinascimento alla Bo�te-en-Valise di Marcel Duchamp (leggendario oggetto di avanguardia
creato dall'artista francese negli anni Quaranta per contenere riproduzioni miniaturizzate delle proprie
opere). l'incuriosito e sfaccettato interesse di Party nei confronti della tipologia del trittico stimola due
procedimenti differenti, portando da un lato alla creazione di una serie di nuove opere tridimensionali inedite
per l'artista e, dall'altro, alla trasformazione del trittico in un monumentale apparato scenico per
l'esposizione dei nuovi dipinti.
Cinque trittici autoportanti di Party, riccamente decorati con motivi faux marbre, sono installati su plinti nel
Salone Dorato, una delle stanze più famose del Museo che ospita i capolavori della collezione, tra cui dipinti
di Andrea Mantegna, Sandro Botticelli, Piero del Pollaiolo e Piero della Francesca. Le opere di Party sono
disposte al centro della stanza. Ogni trittico, dipinto su entrambi i lati, ha un pannello centrale in rame
raffigurante un ritratto affiancato da due sportelli raffiguranti nature morte e paesaggi, che ritornano anche
come tematica dominante sui pannelli esterni dove sono eseguiti nelle tonalità grigie della grisaille.
�Nei ritratti a mezzobusto degli scomparti centrali dei piccoli trittici, i personaggi di Party ci fissano distanti
come icone, con le carni livide e le tinte accese delle vesti che diventano smaltate per effetto del supporto in
rame (�). Nei suoi Trittici, caratterizzati da strutture autoportanti centinate e presentati qui per la prima
volta, il dialogo tra architettura, pittura e scultura avviene all'interno delle opere stesse, in continuità con il
luogo che le ospita, la sua storia e le collezioni�, osserva Arturo Galansino nella brochure della mostra.
Nella Stanza del Collezionista, il trittico ritorna sotto le sembianze di un'imponente scenografia teatrale
decorata in bianco e nero con austeri motivi faux marbre. Imitando la tripartizione dell'oggetto originale, ma
ingrandendolo per una lunghezza di quattro metri, l'artista ha concepito questo dispositivo per l'esposizione
di nuovi ritratti ovali e nature morte, realizzati con la tecnica del pastello morbido. Una delle caratteristiche
più peculiari di Party è infatti l'uso del pastello, un medium reso celebre nel XVIIIsecolo dalla pittrice Rosalba
Carriera, il cui raffinato Ritratto di Gentiluomo è conservato nella collezione del Museo. Riecheggiando la
composizione dei suoi trittici più piccoli, i due pannelli centrali di questa struttura presentano ognuno un
ritratto con cui l'artista paga un tributo esplicito a due degli altri dipinti rinascimentali presenti nella
collezione del Museo, ovvero San Paolo e San Gerolamo di Bartolomeo Montagna.
In questo caso, la curiosità di Party è stata attirata dalle specifiche qualità pittoriche dei tessuti drappeggiati
che vestono i due santi: �La stoffa diventa un'espressione del sentimento interiore del personaggio. Invece
di coprire il corpo del Santo, ne rivela l'energia interiore. La stoffa è espressiva quanto i volti di San Paolo e
di San Gerolamo�, osserva l'artista. Le figure a mezzo busto dei ritratti di Party vestono quindi tessuti suntuosi
e riccamente piegati, che richiamano le vesti dei due santi. La riflessione sul drappeggio di Montagna porta
l'artista ancora più lontano e diventa metafora del dipinto stesso: �Il panneggio potrebbe rappresentare
l'essenza della pittura�, continua Party. �Prima di piegarsi in forme complesse, il pezzo di stoffa è piatto,
come la tela. La tela priva di pittura è come un panneggio senza pieghe, completamente piatto. è il
movimento che dona vita alla stoffa, proprio come la pittura d� senso alla tela�.
La mostra prosegue il dialogo, mai interrotto, del Museo con l'arte, dal passato al presente, dal gusto di Gian
Giacomo Poldi Pezzoli all'estetica di un giovane, ma già affermato, rappresentante dell'arte contemporanea
come Nicolas Party e si inserisce in una programmazione iniziata dal 2011 di rassegne di opere di artisti
contemporanei create ispirandosi ai capolavori del Museo.
La mostra è accompagnata da una brochure illustrata con contributi di Nicolas Party e Arturo Galansino.
Nicolas Party, nato a Losanna nel 1980, vive e lavora a New York. Compie i suoi studi all'ECAL - �cole cantonale
d'art di Losanna e alla Glasgow School of Arts in Scozia. Musei e istituzioni internazionali che hanno
presentato le sue mostre personali includono il Mus�e des Beaux-Arts Montr�al (2022), Hirshhorn Museum
and Sculpture Garden, Washington DC (2021), Kestner Gesellschaft, Hannover (2021), Consortium, Digione
(2021), MASI, Lugano (2021), The FLAG Art Foundation, New York (2019), M WOODS, Pechino (2018-2019),
Mus�e Magritte, Bruxelles (2018), Dallas Museum of Art, Dallas (2016), Centre Culturel Suisse, Parigi (2015)
e Swiss Institute, New York (2012).
Informazioni utili per la visita
Orari:
da mercoledì a lunedì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Chiuso martedì, Capodanno, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 15 agosto, 1° novembre, Natale.
Biglietti: intero è 14; ridotto over 65 è 12. Ridotto giovani € 6 (dagli 11 ai 18 anni, studenti fino a 26 anni).
Sito Web: Museo Poldi Pezzoli |